Il 53,8% della popolazione abruzzese ha riferito di abitare nei pressi di un luogo dove poter giocare d’azzardo raggiungibile a piedi in meno di 5 minuti, il 51,6% può raggiungere a piedi un esercizio di gioco in meno di 5 minuti dal luogo di lavoro o di studio.
Il gioco più praticato nel corso dei 12 mesi è stato il Gratta&Vinci (52,6%), soprattutto dalle donne; seguono il Superenalotto (27,9%), preferito dagli uomini, il Lotto (22,6%), soprattutto tra le donne, e le scommesse sportive (16,6%), ampiamente preferite dagli uomini.
Il 55,2% dei giocatori onsite si reca presso bar/tabacchi/ricevitorie per giocare d’azzardo, soprattutto le donne (56,6%); il 12,2% gioca presso abitazioni private e il 9,8% presso sale scommessa.
Tra coloro che hanno giocato nell’ultimo anno, l’78,8% non ha speso soldi negli ultimi 30 giorni, il 13,1% ha speso fino a 10 euro, il 6% ha speso da 11 a 50 euro, mentre per il restante 2,1% dei giocatori la spesa è stata di oltre 50 euro, con percentuali maggiori tra gli uomini.
Sulla base delle risposte fornite al test di screening PGSI (Problem Gambling Severity Index)1 da coloro che hanno giocato d’azzardo durante l’anno, per la maggioranza dei giocatori abruzzesi (82,2%) si rileva un comportamento di gioco esente da rischio, per il 11,9% tale comportamento è definibile “a rischio minimo”, per il restante 5,9% “a rischio moderato/severo”.
Il 57% della popolazione abruzzese ha riferito di abitare nei pressi di un luogo dove poter giocare d’azzardo raggiungibile a piedi in meno di 5 minuti, il 55% può raggiungere a piedi un esercizio di gioco in meno di 5 minuti dal luogo di lavoro o di studio.
Il gioco più praticato nel corso dei 12 mesi è stato il Gratta&Vinci (73%), soprattutto dalle donne; seguono il Superenalotto (42%), preferito dagli uomini, il Lotto (29%), soprattutto tra le donne, e le scommesse sportive (28%), ampiamente preferite dagli uomini.
Il 57% dei giocatori onsite si reca presso bar/tabacchi/ricevitorie per giocare d’azzardo, soprattutto le donne (61%); il 13% gioca presso abitazioni private e il 12% presso sale scommessa.
Tra coloro che hanno giocato nell’ultimo anno, l’83% non ha speso soldi negli ultimi 30 giorni, il 10% ha speso fino a 50 euro, mentre per il restante 7% dei giocatori la spesa è stata di oltre 50 euro, con percentuali maggiori tra gli uomini.
Sulla base delle risposte fornite al test di screening PGSI (Problem Gambling Severity Index)1 da coloro che hanno giocato d’azzardo durante l’anno, per la maggioranza dei giocatori abruzzesi (85%) si rileva un comportamento di gioco esente da rischio, per il 10% tale comportamento è definibile “a rischio minimo”, per il restante 5% “a rischio moderato/severo”: nel complesso a livello regionale oltre 1 giocatore ogni 7 risulta a rischio.
Il 47% dei rispondenti ritiene che giocare d’azzardo meno di una volta alla settimana sia “Molto/ Moderatamente” rischioso, percentuale che raggiunge l’87% in riferimento al gioco ripetuto più di una volta alla settimana. Il 6-8% del campione non sa definire il grado di rischio, soprattutto tra i 61-80enni.
Il 43% della popolazione regionale, soprattutto quella femminile (47%), ritiene sia impossibile diventare ricchi giocando d’azzardo, per il 49% invece, potrebbe essere fonte di ricchezza se il giocatore è fortunato e per il 13% se è bravo, in percentuali superiori tra gli uomini.
L’abilità del giocatore è rilevante per il 47% della popolazione nel Poker texano/altri giochi con le carte, per il 43% nelle scommesse sportive, soprattutto tra gli uomini (50%), e per il 23% nelle scommesse su altri eventi non sportivi.
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